ESPERIMENTI
INTERESSANTI
Interesting
experiments
1.
I TELEFONINI FANNO MALE?
Are
portable telephones dangerous?
L'antenna di un telefono
portatile acceso e in trasmissione
è a 2 cm da
un wurstel nel quale è inserito un termometro
al decimo di grado.
Una radio accesa ci assicura che
la trasmissione sia
continua. Dopo 15 minuti la temperatura
interna del wurstel
non ha avuto aumenti leggibili
dal termometro.
Per
ulteriori notizie, leggi questo articolo.
2.L'ELETTROSCOPIO
CONDENSATORE
The
"condensing" electroscope
2
Questo elettroscopio
è molto grande: il diametro dei piatti
di alluminio è
di 30 cm. Le foglioline sono di carta velina rossa.
Il piatto inferiore
è collegato alle foglioline, quello superiore è
isolato da quello
inferiore con un sottile foglio di mylar.
Caricando il condensatore
con 36 V (quattro pile da 9 V in serie)
le foglioline non
divergono. Ma allontanando il piatto superiore,
esse divergono al
massimo. V = Q/C !! Questa fu forse la più
grande invenzione
di Alessandro Volta.
Particolare delle
foglioline di carta velina e della loro sospensione.
Induzione elettrostatica
con il generatore piezoelettrico
(accendigas piezoelettrico)
e l'elettroscopio gigante
Index
3.
L'EFFETTO FOTOELETTRICO
The
Photoelectric effect demonstrated
Si può dimostrare
il fenomeno dell'effetto fotoelettrico con un'attrezzatura
elementare: un elettroscopio
(a sinistra, privo del contenitore in vetro per
motivi fotografici)
a cui è collegata una lastrina di zinco ben pulita;
un generatore di cariche
ad alta tensione fatto con un accendigas
piezoelettrico (a
sinistra in primo piano); una
lampada a vapori
di
mercurio (a destra), sorgente intensa di raggi UV, un pezzo
di vetro, efficace
assorbitore di raggi UV. Lampada accesa.
Si carica la lastrina
di Zn positivamente. Si vede che l'elettroscopio
si scarica molto lentamente.
Si carica la lastrina negativamente:
l'elettroscopio si
scarica molto velocemente. Si interpone la lastra
di vetro, e si vede
infine che l'elettroscopio di nuovo si scarica lentamente.
Lampada accesa, elettroscopio
carico negativamente. Ma essendoci un vetro
davanti alla lampada,
che attenua enormemente la luce UV, l'elettroscopio
resta carico. Sulla
destra un pezzetto di carta abrasiva: occorre pulire
bene lo Zinco prima
dell'esperimento.
Con il nostro sensibilissimo
elettroscopio elettronico
(a sinistra), l'effetto
fotoelettrico nello Zinco è più evidente.
Si carica per induzione
l'elettroscopio con il generatore
piezoelettrico: è
sufficiente tenere il generatore a 30 cm
di distanza e premere
leggermente il tasto finché la lampadina
dell'elettroscopio
si accende. Essa resta accesa a lungo
fino a quando la lastra
di vetro scherma i raggi UV, mentre
si spegne subito se
si toglie la lastra di vetro.
4.
SCARICHE AD ALTISSIMA TENSIONE
CON
IL TRASFORMATORE DI TESLA
H.V.
Discharges with the Tesla coil
Circa 800.000 Volt:
scariche verso l'aria !
L'audace
sperimentatore si sottopone a scariche di 800 KVolt
generate da un apparecchio
di Tesla costruito nel Laboratorio
del
Dipartimento di Fisica. In primo piano alcuni tubi al neon
si accendono ad una
certa distanza, mentre sulla destra
in basso si vede la
luce intensa della spark-gap.
5.
UN FENOMENO ANCORA
MISTERIOSO:
IL COHERER
A
mysterious phenomenon: the coherer
Un tubetto di plastica
ricavato da una penna a sfera, due viti
di acciaio inox da
6 mm di diametro e al centro, fra i due estremi
distanti circa 1 mm,
un po' di limatura di una moneta da 50
delle vecchie lire.
Questo è il primo rivelatore di onde
elettromagnetiche
conosciuto. Si può costruire in pochi
minuti.
Fu usato da Marconi
nei suoi primi esperimenti di trasmissione
a distanza per mezzo
delle onde elettromagnetiche. Come funziona?
Inserito in un circuito
con una pila da 3 V e un diodo LED,
il coherer non conduce,
ed il LED è spento. Ma ad ogni scintilla
dell'accendiga piezoelettrico
che scocchi nelle vicinanze,
il coherer diventa
e resta conduttore, e il diodo LED si accende.
Per ripristinare lo
stato di non conduzione basta dare
un colpetto al coherer.
Se si collegano i
due poli sia del trasmettitore (accendigas),
che del coherer, rispettivamente
ad una antenna
di qualche
metro e ad una presa
di terra, con gli oggetti che si vedono
nella figura si può
trasmettere un segnale radio a una trentina
di metri di distanza.
Il fenomenno del coherer
è ancora misterioso. I fatti.
1.
Una tensione continua di 3 V, applicata al coherer,
non lo manda in conduzione.
2.
Un molto più debole segnale
costituito da un'onda
sinusoidale smorzata lo manda
in conduzione. 3.
La frequenza dell'onda smorzata non ha
importanza: da pochi
KHz fino ai GHz. 4.
Ed è il più strano:
il coherer diventa
conduttore a seguito di una scintilla anche
se non è alimentato
(pile staccate).
6.
MOTORE "ELETTROSTATICO"
DA
FARE IN CINQUE MINUTI
Quick
made "electrostatic" motors
Inventato e costruito
da C. De Rubeis con un piatto di plastica,
due bicchieri di plastica
tenuti uniti con due pezzetti di scotch,
due cannucce per bibite
e alcuni chiodini a spillo.
Al centro delle basi
dei bicchieri due chiodini fanno da perno
con il piatto e con
le cannucce. Applicando una d.d.p. alta fra le due
file di chiodini,
i bicchieri si pongono in rotazione. Utile come
realizzazione da suggerire
agli studenti.
7.
L'EFFETTO TERMOELETTRICO
The
Thermoelectric phenomenon demonstrated
Una piccola bussola
inserita all'interno di un avvolgimento
è sufficiente
per mettere in evidenza la corrente
termoelettrica generata
da una coppia Rame-Costantana
riscaldata con la
fiamma di un fiammifero o di un accendisigari.
I dati: Diametro del
tubo su cui è avvolto il filo: 40 mm.
Numero di spire: 120.
Diametro del filo: 0,6 mm. Se la bussola
è opportunamente
orientata, l'ago ruota decisamente di 180 gradi.
La giunzione fra Rame
e Costantana è fatta semplicemente
avvolgendo strettamente
fra loro i due fili.
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